Se quando leggi “argento 925” pensi che 925 sia il numero civico dell’argento, sei nell’articolo giusto: proviamo a fare un po’ di chiarezza!
Di cosa parliamo in questo articolo?- Cosa significa 925 in gioielleria?
- E il restante metallo cos’è?
- E come faccio a sapere di che metallo è fatto il mio gioiello?
- Cos’è il marchio di fabbrica?
- E cosa significa nichel-free?
Cosa significa 925 in gioielleria?
925 è, tecnicamente, il titolo del metallo. Il titolo indica la quantità pura del metallo in millesimi, in questo caso dell'argento. Ciò significa che su 1000 parti di metallo prezioso sono 925 le parti di argento puro. Il titolo è un concetto che si applica a tutti i metalli preziosi, per esempio nell’oro è possibile trovare la dicitura “oro 750”, vale lo stesso ragionamento: su 1000 parti di metallo prezioso sono 750 le parti di oro puro. Sarà chiaro a questo punto che più il numerino del titolo sale e più il gioiello è di valore.
E il restante metallo cos’è?
Tutto ciò che non è metallo puro è un mix di metalli non preziosi che servono a fare la lega metallica. Un gioiello fatto solo di metallo puro non si regge in piedi e va unito a metalli meno preziosi affinché sia più stabile, più lucido, più robusto. Un po’ come l’uovo nei dolci, o nelle polpette, o nelle frittate: tiene tutto assieme! È importante che il titolo sia indicato correttamente, se si indica “argento 925” ma un saggio chimico rileva che la quantità di argento puro è inferiore a 925 siamo di fronte ad un furto.
E come faccio a sapere di che metallo è fatto il mio gioiello?
Nel caso di metalli non preziosi, come bronzo o ottone, i produttori non sono obbligati a marchiare i gioielli per indicare il metallo. Perciò se hai una collana di bronzo o di ottone non ci sono incisioni che ne indicano il titolo. Se ci sono delle incisioni è più probabile che siano identificative del brand e non del metallo. Nel caso di metalli preziosi, come oro o argento, è obbligatorio per i produttori che vendono in Italia applicare:
- il titolo del metallo (noi marchiamo sempre con 925!)
- il marchio di fabbrica
Cos’è il marchio di fabbrica?
Il marchio di fabbrica è il numero identificativo dell’azienda che ha prodotto il gioiello, sono numeri assegnati alle aziende progressivamente. Conosci l’azienda di fedi nuziali più famosa d’Italia? È UNOAERRE, e sono nostri concittadini. UNOAERRE è stata la prima azienda di produzione metalli preziosi della nostra città, un vero pilastro per la storia del settore e il loro nome ci aiuta a spiegare meglio com’è e come si compone il marchio di fabbrica.
Il 2 aprile del 1935 ricevono il primo marchio della provincia che, per esteso, coinciderà con il nome della società: UNOAERRE (1AR) Essendo la prima azienda orafa aretina a loro è stato assegnato il numero 1, più la sigla della provincia di Arezzo. Il marchio di fabbrica riportato sui gioielli GIUZI è 341 AR, perché quando nonna Giuseppina ha registrato il marchio di fabbrica proprio (siamo già negli anni ‘70) il numero assegnato fu: 341, più la sigla della provincia, dunque: 341 AR. Oggi Arezzo conta più di 2.000 marchi di fabbrica!
E cosa significa nichel-free?
Significa che non ci sono tracce di nichel nel gioiello: in riferimento al Regolamento REACH e alla normativa europea UNI EN1811:2011 entrata in vigore il 01/04/2013 è fatto divieto l’utilizzo di nichel, piombo e cadmio in tutti i prodotti di gioielleria destinati a stare a contatto con la pelle. Rispettiamo la normativa con rigore e ci accertiamo che tutti i nostri fornitori facciano lo stesso: è importante offrire prodotti di qualità che non danneggiano nessuno. Quando scriviamo nichel-free è davvero nichel-free!
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